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A Mara – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2017/01/15/a-mara
Te ne scrivo tre alla volta in un’altra nottata. In cui invece di darmi da fare. Passo asciutto tra una goccia e l’altra,. Un altro giorno di vino sulle ferite,. Un altro giorno in cui non sottolineo. Ma con la graffite dipingo immagini al neon. Ma come può essermi da guida una gioia? Non ci sono più romantici ad avere cura degli angeli,. Come può essere un navigatore questa donna. Se sfrecciamo in retromarcia sulla sterrata? Scrivi qui il tuo commento. L'indirizzo non verrà pubblicato).
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Certi giorni – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2016/12/16/certi-giorni
Certi giorni viene da chiedermi. Se io non sia solo uno che ha sognato troppo,. Se io non sia solo uno che ha messo l’aureola. Ad un pupazzo di carne macinata,. Se io non sia solo uno che ha spellato l’ambizione. Per avere qualcosa da ardere. Certi giorni vorrei solo cedere. Con le ginocchia sul pavimento. Crollare in avanti e non rialzarmi più. Certi giorni vorrei smettere del tutto,. Lasciare da parte le parole, gli abbracci ed i coltelli,. Vorrei sentire la pressione della penna.
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BASTA URLA – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2016/12/22/basta-urla
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Manifesto – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2016/11/27/manifesto
Concentrato sul dolore,. Scrutare un orologio dallo spioncino è un hobby. Che scaccia i malocchi. Dalle dita del cacciatore sul grilletto,. Ferme, impassibili, proprio come i salici. Su un laghetto ai primi di giugno. Quante volte avrei voluto urlare. Proiettare in un pozzo il macigno che sconquassa. Il mio riflesso, e ora che allo specchio. Mi do un bacio con gli occhiali da sole addosso,. Più leggero della polvere mi alzo, accelero. Riscrivo la dinamica e le leggi della fisica. Blog su WordPress.com.
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R.I.P. – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2016/12/27/r-i-p
Cos’è il rispetto che merita un morto. Quando tu sei quello che ha tenuto sempre in vita. L’ingegnere nella testa che progetta la trappola. Per il sicario che bussa con la falce sulle spalle? Continuo a stringervi solo se mi stringete. Io che conosco la tara esatta del peso di ogni abbraccio,. Perchè i fiammiferi nel cassetto stanno finendo. E tra poco saremo al buio. Non dovremo più recitare. Tengo cara la lenza anche se. Sono il pesce l’ ha staccata al suo killer. Scrivi qui il tuo commento.
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In memoriam – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2017/01/09/in-memoriam
Il timore che mi sbrana partendo dalle mani,. L’occhio che si sgrana e perde forma,. L’uomo che impasta la boiacca per la tomba. La morte è una ragazza che cammina sui carboni. O a piedi nudi fra mozziconi di sigarette,. Tu fai quel che puoi per aggrapparti al cielo. E per scostare ogni mattino le tendine. Con le punte delle dita,. Tu che ora vedi quello che non hai potuto sapere,. Tu che ora sai cosa segnerà le nostre storie. Tu che ora conosci la misura dei nostri sonni. E che mi vedi in veste da notte.
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Parrucchiere – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2016/11/25/parrucchiere
Più di uno stacco ideologico,. Tingendo oltre la paura;. Alieno il mio passato. Nei capelli smembrati a terra. Senza ondulare il respiro. Di un affresco asciugato. Pettinerò la tua loquela. Con le mie ventole pazienti. Sono il tuo Parrucchiere,. Un rappresentante del popolo,. Sono colui che tagliando. Scrivi qui il tuo commento. Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:. L'indirizzo non verrà pubblicato). Notificami nuovi commenti via e-mail. Blog su WordPress.com.
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Natale – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2016/12/25/natale
Il Natale è un verso mai scritto. Ricorre il piacere nell’attesa,. Sordo quando ad ascoltarlo. Si punga l’ illusione,. Giochiamo con ingiusta presupponenza,. Al posto di un gomitolo. Si muovono filamenti di speranza. La lana resterà in un angolo. E le zampe inermi dal grasso. Scrivi qui il tuo commento. Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:. L'indirizzo non verrà pubblicato). Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. ( Chiudi sessione.
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Confessione – In Versi
https://riflessistoriciinversi.wordpress.com/2017/01/08/confessione
Tu non puoi avere un quadro esatto. Di quante stanze mi hai abitato nelle vene. Tu che ti metti i guanti se fa freddo. Io che giro scollato anche d’inverno. Non sai quanto calore c’era nel mio sguardo. Che ti percorreva dalle caviglie verso l’alto. Fino a deragliare tra le stelle. Non so perchè il gioco del nascondersi. Aspettando qualcuno che tanasse. Con te è stato il gioco di una vita. L’umore su e giù come. Il gesto ultimo dell’ amore. Che dipingerebbe in tetra pixel. Scrivi qui il tuo commento.
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Staff In Versi – In Versi
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